15 gennaio: chi ben comincia è a metà dell'opera, si potrebbe dire ma il campionato è così lungo che ci si potrebbe perdere in un labirinto di partite e vanificare tutto.
Certo è che la prova contro la Chieraschese che si giocava molto per rilanciarsi sapendo che il proprio attacco è tra i migliori del torneo. Non hanno fatto i conti con la masnada di Viassi che non perdona nessuno, non molla un centimetro, sfrontata come solo una compagine così giovane può pensare di fare.
Un primo tempo equilibrato dove le due squadre si sono affrontate a viso aperto creando molto ed esibendo, entrambe, un gioco piacevole e ricco di occasioni da rete. Il Cherasco viveva soprattutto delle invenzioni di Celeste, il 10 nerostellato, veramente incontenibile dal mancino fatato. Il Fossano attraverso il gioco che ne fa il marchio di fabbrica candito di alcune individualità che sgorgano improvvise come una giovane fonte cristallina.
Il pareggio di due reti per parte che sanciva il primo tempo risultava equo. Il Fossano marcava la prima rete con il solito giro palla che sfociava sulla destra dove Tavella serviva l'assist al bacio al bomber Alfiero che insaccava tempistico. Galvagno messo in difficoltà sulla fascia sinistro perchè spesso raddoppiato finiva nella rete e toccava quel tanto che basta per causare un penalty. Pareggio.
Accidenti, è su corner che becchiamo la rete di Atomei, fortissimo di testa che ci castiga mettendoci sotto. Lo smarrimento dura pochissimo, il tempo di scendere dalla tribuna per sbollire il nervoso quando Giovi intercetta, fa il numero e sul susseguente triangolo Alfiero, Tavella, il giovane esterno timbra il cartellino.
Non ci aspettavamo un secondo tempo di così rara bellezza. Subito sotto nuovamente su corner quando il Fossano gettava nuovamente carbone nella caldaia e iniziava a mettere in pressione la locomotiva. Mister Viassi sistemava un paio di cose e poi non c'è ne stato più per nessuno. Alfiero terminava un'azione da manuale con un giro palla davanti all'area che dalla sinistra passava a destra, cross basso, liscio difensivo e Alfiero la metteva dentro. 3 pari.
Poi lo spettacolo da cineteca. Armando dalla sinistra saettava in slalom e picchiava di collo interno e la metteva a rietrare dall'altra parte. Del Piero nei tempi migliori! 4-3
Non si molla nulla taglio per Alfiero che fa scorrere, in mezzo all'area per essere chiaramente cinturato. Il bomber non fallisce la manita, 5-3.
Bum bum! Ragazzi io sono cardiopatico ... la prossima mettiamogli cinque pere subito in modo che posso vivere più tranquillo!