31 ottobre: una partita giocata più sulla grinta che sul gioco ma il risultato, alla fine, è quello che conta soddisfando in pieno la torcida fossanese.
MASNERI, monumentale: ci mette una pezza, nel primo tempo, con una uscita bassa chiudendo lo specchio da distanza ravvicinata; ma è nella seconda frazione che si esalta e ci ha esaltato. Lancio smarcante a tagliare sull'esterno alto del BeneNarzole che al volo batteva incrociando rasoterra dalla destra. Il nostro giovane estremo, con un spettacolare intervento basso, riusciva a smanacciare miracolosamente permettendo a Mozzone di spazzare in sicurezza. Fantastico!
BRONDINO, freccia rossa: immarcabile sulla fascia ma essendo sul binario singolo s'impappina a volte in voli pindarici.
GALVAGNO, giovane veterano: ormai da sicurezza laddove messo in difficolta per il raddoppio del difensore di fascia non seguito dal compagno ... ma il Galva ne esce sempre con grandi capacità. Meno lucido in fase attiva ma in battaglia i fronzoli sono giustamente da evitare.
TOUNKARA, un babà alla crema: fantastico nello stacco vincente e sempre svettante ovunque. Anche lui si immerge nella tenzone con grande abnegazione.
MOZZONE, chirurgico: a nostro giudizio, dopo Masneri, il migliore dei nostri. Sempre preciso e deciso.
GORZEGNO, extraterrestre: cioè di altra categoria. Non solo monumentale nei takles e nello svettare di testa ma alla ricerca continua degli avanti.
TAVELLA, imperfetto: è un periodo un po' così, laddove non riesce a essere decisivo, suo comunque il cross sul goal. Deve solo, a nostro giudizio, andare alla ricerca della semplicità perchè le qualità che possiede sono importanti.
GIOVI: il cacciatore: come De Niro che in pieno Vietnam cerca di riportare a casa i propri amici, il capitano, si mette giustamente a razzolare con i tacchetti nel proprio orto mettendosi a disposizione dei compagni soprattutto quando vede una vittoria all'orizzonte. Si è constatato già dai primi minuti che non era la migliore giornata dell'anno ma è proprio in questi momenti che si vede il giocatore. Qualche errore in impostazione allora si semplifica il più possibile per esporsi soprattutto negli ultimi venti minuti. E' in questi frangenti che bisogna mettersi la fascia da berretto verde e la baionetta fra i denti, andando a coprire tutti e tutto: ad esempio sul centrocampista basso Vallati ma anche sugli gli esterni in raddoppio per poi prendersi a cornate davanti all'area. Non bello ma bravo direi una sufficienza piena.
ALFIERO, stamatin conta i nison: è vero non gli riesce il colpo da KO e il mirino rimane da limare ma che combattente. Ne prende da paura anche a gioco praticamente fermo, sbaglia due goal ma si conquista un rigore sacrosanto. A nostro giudizio se scaricasse un poco di più sarebbe perfetto.
ROMANI, bello impossibile: servito spesso non riesce ad essere stellare come al solito, per cui il Fossano ne risente. Sua la punizione che il bravo portiere avversario sventa con un difficile intervento.
ARMANDO, fa il suo: non è sempre domenica la domenica ed è lo scotto da pagare, in questa categoria, per un giovane così talentuoso. Ma il tempo sarà galantuomo (vedi Giovanni)