19 giugno: il Novara vince il Palumbo e immette il suo nome per la prima volta in 23 anni nell'albo d'oro di uno dei più prestigiosi tornei di fine stagione. Grande soddisfazione nei giocatori e nello staff per la conclusione di una stagione lunga e faticosa che dimostra però gli ottimi risultati di gioco e di determinazione della squadra guidata da Didonè.
Non è stato un cammino facile in quanto il torneo subito proponeva come primo incontro, il 9 giugno u.s., il match contro la Pro Patria, meritatamente quinta del girone lombardo del campionato "allievi nazionali". I ragazzi novaresi erano assai motivati in quanto memori della sconfitta casalinga, secondo il nostro punto di vista, immeritata.
E' stata una partita assai accesa ma lo strepitoso goal su punizione di Strazzella consentiva al Novara il superamento dell'ostacolo Pro Patria. Considerata sulla carta il più arduo e delicato baluardo la vittoria faceva crescere nei ragazzi la consapevolezza di poter puntare in alto nonostante la fatica accumulata al termine della lunga stagione.
Il 12 giugno seguente i ragazzi di Didonè affrontavano il Pavia. Squadra coriacea che veniva dominata nel gioco ma superata solo dall'imprevedibile goal di Caputo che nel rinviare insaccava da distanza siderale grazie all'errore di valutazione del portiere pavese.
Il 16 giugno, poi, in semifinale, ci si scontrava contro il Varese: ottima squadra mai doma e acerrima rivale nel campionato di serie B, per cui arieggiava una tensione che coinvolgeva il blasone del Novara tutto.Ci pensava la zanzara novarese, cioè Ale Clori, detto Ciccio, che con una fantastica galoppata concludeva rasoterra infilando irresistibilmente i biancorossi. Poco dopo l'azione perentoria sulla destra di Strazzella che s'insinuava di forza in area avversaria, veniva conclusa ancora da Ciccio Clori con un classico piattone di misura. Nel secondo tempo si soffriva a causa di una strepitosa punizione del Varese ma in seguito ci pensava Ramazzotti a sbrogliare la decisa pressione avversaria.
18 giugno, la finale! Si propone il Monza. Sulle prime le squadre si sono equivalse ma con il passare dei minuti si verificava una predominanza brianzola con alcune occasioni pericolose. Il Novara rispondeva con Vilella che non riusciva, contrastato in area, a tramutare in rete. Poi da un fallo a centrocampo riceveva il mediano monzese che scoccava un gran tiro dalla distanza sorprendendo Soriente. Il mister Didonè avanzava i due esterni bassi e salivano in cattedra Puè, Giovi e De Ponti che iniziavano a macinare un gioco arioso, profondo e spettacolare che anellava alcune occasioni portando al pareggio il Novara. Giovi conquistava palla e serviva Vilella, questi dalla destra, imbucava il taglio De Ponti che insaccava con il portiere in uscita.
La seconda frazione vedeva il Monza assai determinato e produceva una grande palla goal: dallla destra i brianzoli riuscivano a smarcare la punta che entrava in area. Ramazzotti, subentrato al collega Soriente, puntato, usciva tempestivamente e chiudeva la porta al goal sicuro.
Giovi batteva preciso un corner nella mischia la palla rimbalzava e Marra, il prezioso '95 entrato al posto di Strazzella, la cacciava in rete in mezza rovesciata. Sembrava fatta. Giovi stanco e afflitto da una contrattura usciva proprio nel tempo in cui Cornaglia, autore di una finale di stagione importante, commetteva un fallo da rigore sull'attaccante monzese nell'ambito di uno sfortunato rimpallo.
Rama sulla destra ma palla dall'altra parte. Pareggio!
Il resto è cronaca dei supplementari: il racconto di una battaglia a centrocampo dove i tre '95 si facevano ben vedere, la difesa si chiudeva a riccio con un Puè monumentale su tutti i palloni.
I rigori ci vedevano favoriti perchè il Monza, ignaro, non conosceva ancora Marco Ramazzotti! Il portierone azzurro portava a casa l'ennesimo torneo parando ben due penalty mentre il Novara con Cornaglia, Caputo, Bernardi e Sorrentino incassavano la Vittoria con altrettante reti.