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FOSSANO 2016/17

Thanks for all

Thanks for all - l'avventura di Giovi
Ragazzi, è davvero finita! 

Speravo di chiuderla meglio e ce l’ho messa tutta anzi ce l’abbiamo messa tutta. Il rammarico ci sta perché noi sappiamo che siamo meglio dei nostri avversari ma, diciamocela, sappiamo anche quali sono i nostri difetti. 

Mi spiace perché era l’ultima con il Fossano dove ho passato tre magnifici anni e ora ci meritavamo di fare il “botto”.

Ma il calcio è così e il campo ha sempre ragione e ho imparato, in questi anni, di saper accettare il risultato finale sapendo però di aver dato tutto quello che avevo anzi che avevamo.

Così quando siamo retrocessi, tre anni fa. Una situazione veramente paradossale che ancora oggi stento a credere ma lo sconforto fu smussato dal fatto che la nuova Società si stava delineando con l’arrivo della dirigenza Balocco e di mister Viassi.

La fiducia era tanta, oggi ripagata,  ma era forte anche la pressione. Sapevamo che dovevamo ritornare subito in Eccellenza ma tra il dire e il fare c’erano trenta e passa partite da giocare e dico sinceramente su campi che neanche potevo immaginare. 

Ho avuto l’emozione, l’onore ma anche l’onere di essere il capitano di questa banda fatta principalmente da giovani rampanti. Capitano io che non ero il più vecchio, neanche quello che aveva le maggiori presenze in campionati maggiori o il più forte.

Ma così è andata e ringrazio per la fiducia tutti quanti.

Oggi dopo aver conquistato i play-off, al ritorno in Eccellenza della Società, meta raggiunta dopo 22 anni, sento di aver fatto il mio dovere, insieme ai miei compagni, senza essere però pienamente appagato perché si poteva fare meglio ma lo sport è questo ed è il suo bello. 

Un nuovo traguardo (non si dice quale per scaramanzia) da conquistare sarà quello che si propone davanti al Fossano Calcio: il più bello e il più difficile da raggiungere per il centenario che andremo a festeggiare. 

Io ho scelto un’altra strada, un’avventura fantastica che il calcio mi offre, in un altro continente. Una situazione, la mia che solo questo sport sa prospettare e se penso al Bisalta Calcio, dove ho iniziato, per poi girovagare per il nord Italia, trovo la situazione veramente incredibile.

Mi rimarranno i ricordi vivissimi che nessuno potrà portarmi via, di questo fantastico spogliatoio, di Gian e di Ezio che sono amici prima che dirigenti, del mister dalla grande competenza, di Carlo e il gruppo dello staff e di quei squinternati di compagni con i quali ho avuto un rapporto quasi fraterno anche con i più giovani.

Auguro a tutti le più grandi soddisfazioni sia sportive che personali sapendo che la via intrapresa dalla Società è quella giusta, quella che ha permesso a me di pensare in grande e di continuare a giocarmela anche nella vita.

 

Forza Fossano, fino alla fine!

Una stagione negli occhi

Una stagione negli occhi - l'avventura di Giovi

7 maggio: non si possono commentare i voti di S&S e a dirla tutta sono anche un po' stufo ma ... si può invece valutare. a mio insindacabile giudizio, un'annata, questo si che è più intrigante:

 

MASNERI: un gran portiere che tra i pali reagisce come un felino. Fantastico nelle uscite basse che lo rendono insuperabile. Il miglior pregio però è stato quello di superare tutte le difficoltà anche psicologiche che gli si paravano davanti. Oggi più di ieri un portiere!

BRONDINO: spettacolare nelle sue scorribande continue senza mai risparmiarsi ha dimostrato di essere uno di quelli bravi nel suo ruolo anche nella difficile versione della fase passiva. Ora non teme nessuno anzi sono gli altri che devono fare attenzione.

GALVAGNO: vero è che la fascia è la sua casa ma è stato capace di calarsi anche in zone che alcuni pensavano non sue, invece, ha dimostrato di essere un giocatore capace, intelligente e di grande cuore.

MOZZONE: una roccia. Mai domo e mai in balia delle tempeste. Granitico, duro quindi, ma mai falloso, capace di abbinare giocate di spettacolare eleganza nei gesti.

BOTTASSO: è il fenomeno della squadra. Nonostante la botta dell'infortunio, dopo aver iniziato alla grande il campionato, è ritornato più forte di prima. Grande rientro con la perla della rovesciata con goal.  Neanche il bomber. Il futuro è tutto suo...

DOUZA: una forza dela natura soprattutto quando è chiamato in causa. Non facile saper reggere quando chiamato all'occorrenza caricandosi le difficoltà della squadra e risolvendole una volta per tutte con grande capacità e correttezza.

GORZEGNO: la classe non è acqua e il suo arrivo ha coinciso ad una serie interminabili di risultati positivi.

SAMPO': indubbia classe a disposizione della squadra un giocatore di altro livello.

TAVELLA: una grande tecnica capace di sbloccare le partite con grandi colpi di classe. Una crescita costante nell'ambito tattico ma con ancora grandi margini di miglioramento.

TOUNKARA: un giocatore fantastico dalle qualità immense che se riesce a trovare continuità di gioco diventerà devastante.

SANMARTINO: è il futuro del Fossano. Pochi ragazzi della sua età possono dire di aver affrontato il campionato di Eccellenza con i suoi risultati. Destro, sinistro, testa, corsa e mi sembra anche quell'intelligenza che ne farà un centrocampista di razza.

ALFIERO: un bomber vero che nel Fossano è migliorato tanto. Bravo lui a comprendere quali ampi margini di miglioramento può avere. Gli auguro di fare sempre bene così come quest'anno.

ROMANI: la vera star della squadra. Un giocatore fantastico che conoscevo dai tempi del Borgosesia ma che oggi non è solo magie incommensurabili ma anche uomo squadra di dedizione, sacrificio per portarla al risultato finale. Uno spettacolo, sempre che vale il prezzo del biglietto.

ARMANDO: il predestinato! Fantastico nella progressione, spettacolare nel controllo di palla, incredibile nel tiro e nel cross. Migliorato tantissimo anche nella fase passiva. Ottimo nella forza, nella resistenza e nella capacità morale di dare sempre tutto fino alla fine ... e siamo solo all'inizio di una carriera sportiva che gli auguro splendente. Veramente una luce negli occhi di chi ama il calcio.

SACCO: bravo, determinato. Mi ricorda Montella nei movimenti .. deve stare calmo e non affrettare i tempi perchè ha grandi quailità.

 

GIOVI: non posso, sono troppo di parte ... Tutti mi dicono: come si potrà sostituire il capitano. Io dico... morto il Re, viva Re! Certo è che auguro al nuovo centrocampista di avere tutte le gratificazioni che ha ricevuto dalla Società e dai compagni di squadra. Di avere l'affetto da parte dei tifosi che gli hanno sempre tributato e il rispetto che ha avuto dai media ottenendo quasi sempre delle considerazioni superiori alla media. Oggi Giovi è un centrocampista e a dire del Mister, non mia, di altra categoria.

E' finita

7 maggio: non fu ... siccome immobile ... ma un bel vivo e scoppiettante Fossano che chiude l'annata con un pirotecnico 3a3 contro il Saluzzo, nello scontro per i play-off, dove i ragazzi di Viassi avevano un solo risultato possibile: la vittoria.

Grande è il rammarico a fine partita dopo aver dato tutto e ... ancora di più, lasciando sul campo gli ultimi sogni, ritrvando l'amaro in bocca per una partita che avrebbero meritato.

Ma non è la partita che oggi dobbiamo valutare ma è quello che i nostri ragazzi ci hanno saputo regalare nell'arco di quest'anno sportivo assecondando il progetto Fossano che la Società ha imboccato già da l'anno scorso e che Mister Viassi ha ben diretto.

Come già proposto in Promozione, superate le difficoltà della nuova categoria, la seconda parte parte di campionato è stata una cavalcata fantastica con una sola sconfitta. Il resto solo grandi prestazioni dove i ragazzi hanno fatto il bello ed il cattivo tempo pagando la gioventù e la conseguente inesperienza ma inanellando spettacolari prestazioni. Non vado a sciorinare freddi dati statistici che possano confermare tutto ciò perchè non dobbiamo dimostrare niente a nessuno se non a noi stessi. 

Noi che da fuori abbiamo gioito e goduto dello spettacolo, non possiamo che ringraziare i ragazzi per quanto hanno saputo darci, riempiendo le domeniche di quello che è una passione sfrenata: il gioco del calcio! Un sentimento che abbiamo conosciuto da piccoli, amato, giocandolo, da adolescenti, godendolo da uomini e oggi, con il cuore gonfio, da padri.

Grazie al Mister e al suo staff che ha saputo creare, nonostante i nostri occhi da incompetenti, un gruppo di giovani sprezzanti del pericolo creando quello che è il gioco migliore di questo campionato. Il migliore come egli stesso ha dichiarato che non significa il più vincente ma l'operazione della Società è quella prima di formare degli uomini e poi dei giocatori. Ne è stata la prova domenica laddove, nonostante la battaglia fatta anche di provocazioni, il comportamento dei nostri ragazzi è stato impeccabile e quando si stava eccedendo. subito il maldestro veniva redarguito da chi di dovere.
Per questo grande è il Fossano Calcio che oggi ha saputo dimostrare che il calcio deve essere uno sport capace di formare e insegnare alti valori educativi e sociali grazie ad una grande programmazione da parte di persone competenti per sfornare un gioco che è spettacolo puro.

Oggi per la famiglia Giraudo è un lunedì un po' più melanconico del solito. Giovanni sceglie una strada diversa ed il futuro non può che essere suo.

Io non posso che ringraziare quelli che sono stati i miei compagni di viaggio:
mamma Masneri, ansia di tutte quelle sigarette che ho respirato con lei; i coniugi Galvagno, splendidi nel loro aplomb quasi britannico; Nini e la combriccola di Fossanesi, grandi tifosi sempre con la battuta pronta a sdrammatizzare; Mozzo papà, fantastico nel difendere tra il pubblico le ragioni dei ragazzi; i coniugi Armando, fantastica lei nel continuo tifo a supportare tutti e competente lui nel gestire anche le situazioni più critiche con un pizzico di ironia ma soprattuto per averci concesso cotanto splendido ragazzo; Alfio, piccolo grande padre di un magnifico bomber.

Questo è quello che avrò sempre nel cuore i ricordi di questo magnifico anno con il Fossano Calcio.

Cavour - Fossano 1-3

5 aprile: veni, vidi e vici disse mister Viassi in quel di Cavour e fu così che il Fossano si prese la vittoria in quella che è stata una vera guerra di ordine più morale che tecnica.

In un campo di battaglia che ricorda, giustamente visto il nome del paese, più un luogo di tenzone risorgimentale che un terreno di gioco, le due squadre si sono affrontate nella penombra più totale al punto che è stato difficile riconoscere l'autore dei due primi goal fossanesi e le traiettorie delle sue mirabili reti.

Hei Mr. Tambourin Man chi è stato a segnare il primo punto: Armando, ma sei sicuro? No forse l'ha deviata qualcuno.

Solo la rete avversaria è stata percepibile nettamente in quanto lo stacco di testa è stato così solitario e in mezzo all'area che non necessitava di alcun bengala.

Poi al 36' del primo tempo, il fallo di Sampò che risultava un vero azzardo. Nessuno, neanche colui che dovrebbe, ha visto nulla. Solo il grido che ha squarciava il buio e che ha convinto il refree a cacciare il maledetto rosso che ci priverà del nostro combattente delle retrovie per chissà quanto tempo.

La fiducia però non è mai venuta meno e ancora Armando. No sembra Tavella, ma che dici è Alfiero. Ma dai Alfiero è troppo grosso si sarebbe visto! Si è Armando che bruciava tutti sullo scatto. 2a1!

Il Cavour iniziava a bombardare grazie alla superiorità numerica fin quando "sbucava come gazzella che esce dalla savana" (parafrasando Boscov), Baba Tounkara e definiva la vittoria finale.

... e Cavour si girò verso valle laddove Napoleone III gli disse: "ricordati caro Camillo che in battaglia la forza morale, rispetto a quela fisica, vale tre volte" (reale frase celebre del re di Francia).

Fossano - Tortona: 4-3

2 aprile: spettacolo puro di un Fossano che esibisce una prestazione maiuscola nell'ambito di una partita con tante realizzazioni, tirata dal punto fisico e nervoso contro una squadra competitiva.

Ma il Fossano passa sempre e comunque attraverso il gioco e oggi si dimostra squadra che sa reagire alle avversità con grande forza d'animo dimostrando la crescita che tutti ci auguravamo. È vero qualche rete di troppo forse ma come si può chiedere di più ai nostri giovani. 

Orgoglio e tecnica con una buona dose di resistenza fisica significativi di un grande lavoro da parte di Viassi e del suo staff capace di non smarrire mai la strada imboccata all'inizio avendo l'accortezza di non lasciarsi prendere da scoramenti o nervosismi con l'unico indirizzo da mantenere quello del lavoro serio e quotidiano.

Alfiero sugli scudi, senza ombra di dubbio ma tutti sanno che la grande performance dello straordinario bomber è dovuta al grande contributo dei compagni.

Ora o mai più dunque ancora tre partite per cercare di raggiungere il alto livello in classifica possibile.