Qualche giorno di riposo, quattro nello specifico, la ripresa degli allenamenti «con un lavoro molto intenso» e lo sguardo rivolto già alla ripresa del campionato, in programma domenica 15 gennaio in casa della Cheraschese. Fabrizio Viassi è un allenatore soddisfatto, orgoglioso di guidare «la rosa più giovane del girone B di Eccellenza», fiducioso in vista della seconda parte della stagione, onesto quando ammette che «il nostro obiettivo è non avere un obiettivo, ma provare ad essere sfacciati e sorprendenti».
Qual è il bilancio di questa prima parte di campionato?
«È un bilancio sicuramente positivo, non dimentichiamo che questa squadra è una neo promossa. Siamo partiti senza pressioni, riduttivo dire che l’obiettivo fosse la salvezza: i 24 punti conquistati fino a ora ci permettono di essere in corsa per uno dei posti playoff a disposizione. Ma, ripeto, da questa squadra continuo a volere un campionato "sorprendente"».
Una scelta ben precisa quella di puntare su una rosa così giovane...
«È la filosofia di questa società e credo di poter dire che il progetto stia funzionando: certo, a volte paghiamo un po’ di inesperienza e corriamo qualche rischio di troppo nella gestione della partita e della palla. Un aspetto che, probabilmente, oggi ci costa qualche punto perso per strada, ma il percorso di crescita è evidente e credo diventerà presto vincente».
Su quale aspetto la squadra può e deve migliorare?
«Nella fase difensiva, ma non mi riferisco solo al reparto difensivo. Parlo dell’atteggiamento e del modo generale, della squadra, di difendere: realizziamo tanti gol, è vero, ma è ancora troppo elevato il numero di quelli subiti».
Qual è, invece, quello che più di tutti contraddistingue questo gruppo?
«Abbiamo un’identità di gioco, che ritengo sia una delle cose più difficili da acquisire: questo ci ha permesso di non adattarci mai agli avversari, di non modificare assetto e atteggiamento sulla base di chi troviamo di fronte la domenica».
Quanto “pesa” avere nello spogliatoio l’attuale capocannoniere del campionato?
«Pesa almeno quanto, per lui, pesa avere una squadra così alle sue spalle, una squadra che gli permetta di essere capocannoniere. Con Alfiero ho un rapporto particolare, devo ammettere che non lo conoscevo e quando ha giocato contro la mia squadra la prima volta l’ho “voluto” subito. Qualcuno era titubante sulla sua capacità di reggere la categoria, lui ha lavorato sodo con l’unico obiettivo di migliorarsi. È importantissimo per noi, così come noi lo siamo per lui: se continuerà a lavorare per la squadra, e non per diventare il capocannoniere del torneo, farà un campionato straordinario».
Chi sarà la sorpresa della sua squadra nella seconda parte di stagione?
«La sorpresa l’avete sotto gli occhi già da un po’. Si chiama Giovanni Giraudo, capitano classe 1994, e sta disputando un campionato che poco centra con questa categoria. Si parla spesso di Alfiero e Romani, ma questo ragazzo è un trascinatore dotato di grandi qualità e sta compiendo un incredibile percorso di crescita».
Quale calendario ha preparato per queste settimane natalizie?
«Dopo quattro giorni di riposo, siamo tornati in campo martedì 27 dicembre, venerdì 30 abbiamo disputato un’amichevole contro il Chieri cui seguiranno quella a Parma contro la Fidentina di Eccellenza del 6 gennaio e quella a Vinovo con il Caselle di domenica 8. Intervallate da allenamenti ogni giorno, abbiamo saltato solo il weekend di Capodanno».
Chi vincerà il campionato di Eccellenza?
«Questo è uno dei gironi più duri e equilibrati degli ultimi dieci anni, difficile fare un pronostico: Fcd Rivoli, Castellazzo, Saluzzo e Corneliano Roero sono candidate, ma ci sono altre squadre da non sottovalutare che dispongono di rose competitive. Vedi Fc Savigliano, Cheraschese e Pro Dronero».
E poi c’è il Fossano: sorprendente, giovane e senza obiettivi. Ma con un grande potenziale