14 ottobre: una prova di carattere mette del sale sulla coda della forte Lavagnese che riesce con fatica e grazie a una prodezza balistica, a pattare l'incontro nei minuti finali.
Il mister leggeva bene la partita e metteva Baldan davanti alla difesa con D'Iglio a destra e Begolo a sinistra. Davanti Guidetti con esterno Tettamanti e Elca esterni.
L'operazione riusciva e il Borgosesia giocava meglio, seppur di rimessa, mettendo sempre in allerta i difensori liguri. Da ricordare una conclusione dal limite di D'Iglio di poco sopra la traversa. Guidetti, in giornata di grazia, riusciva sempre a giocare la sfera con fraseggi di fino che inervosivano la squadra avversaria venendo bacchettata dall'arbitro indispettito.
Proprio nel mezzzo di una disputa,con tanto di ammonizione del capitano ligure, Tettamanti sgattaiolava tra le fila e infilava sotto la traversa con una stilettata chirurgica.
La Lavagnese provava a reagire creando un paio di mischie in area granata ma prima Pavan e poi un gigantesco Ferrauto chiudevano la strada.
Poi in una delle ripartenze granata un lunga palla giudicata innoqua dalla retroguardia lavagnese sbucava come un folletto Max Guidetti che stoppava la palla con quella grazia gentile tipica degli elfi e confezionava un magico cross a palombella sulla testa di un Begolo che ci credeva fino in fondo compiendo la magia. Mancavano ancora 50 minuti al termine.
Nel secondo tempo la Lavagnese si disperava continua ma sbatteva contro la linea Maginot che Camilli e Colombo ergevano per circa 30' d'innazi a Ferrauto. Poi una disattenzione sulla nostra sinistra permetteva un teso cross in mezzo spizzicato dal centravanti ligure.
Ma c'era ancora il tempo di ammirare un fraseggio di Romani, entrato al posto di Tettamanti leggermente infortunato, con Guidetti che girava un assist al bacio a Benincasa, anch'egli entrato al posto di Elca, che solo a tu per tu con l'estremo lavagnese si divorava la più grossa delle occasioni.
Goal mancato poi subito. Un ingenuo fallo di mano di Montesano creava l'opportunità di un calcio di prima sul vertice destro dell'area valsesiana. L'esterno ligure la metteva nel sette alla destra dell'incolpevole Ferrauto.
Ancora Guidetti veniva impattato quando sembrava fatta dopo un lancio di Romani da un Rusca ex compagno genoano di Giovi nel lontano 2008.
Che dire ancora beffati sul finale proprio quando la meta sembrava a portata di mano. Era tutto giusto da parte del mister che aveva preparato la partita al meglio e con l'orgoglio di poter portare a casa un'impresa contro una squadra arcigna come quella ligure.
Tranne la sbandata del secondo tempo a Santhià il Borgo non è inferiore a nessuno econtinua a produrre gioco e soprattutto goal.
Giovi ancora in panchina dopo il goasl e la traversa di sabato con la Juniores si prepara alla coppa italia.
N.B-: in allegato l'art di Notizia Oggi Borgosesia